Vecchio rompicapo

acquavino.jpgPrendo un bicchiere d’acqua e un bicchiere di vino contenenti la stessa quantità di liquido (ad esempio X). Adesso tolgo un cucchiaino d’acqua dal primo bicchiere e lo verso nel bicchiere di vino, e mescolo. Da questo secondo bicchiere prendo quindi un cucchiaino della miscela ottenuta e lo verso nel bicchiere d’acqua, che poi mescolo.
C’è più vino nell’acqua o più acqua nel vino?

9 Commenti a “Vecchio rompicapo”

  1. Enzo afferma:

    Gita scolastica, 100 ragazzi, 50 maschi e 50 femmine. Anni incredibilmente addietro, bigotteria dilagante, autobus divisi per sesso: uno per i maschi e uno per le femmine.
    Ma le femmine, si sa, non se la fanno fare da nessuno: una decina di esse, senza farsi scoprire dai professori, si intrufolano nell’autobus dei ragazzi. Ma i dieci posti vuoti non sfuggono all’autista, che per motivi di sicurezza balza sull’altro autobus e senza mezze parole prende i primi dieci ragazzi che gli capitano sotto tiro (ragazzo, ragazza, non importa!) e li porta sul suo autobus.
    Ok, avete già capito la domanda: ci sono più ragazzi nell’autobus delle ragazze, o viceversa!?!?
    Si può rispondere davvero a questa domanda, o serve sapere il sesso dei dieci ragazzi presi dall’autista?
    Thats All Folks!

  2. Mau afferma:

    Caspita! Funziona sempre anche se la “sostanza” è discontinua! Poco intuitivo, devo dire, ma torna.

  3. Enzo afferma:

    “Anche se”?
    Io credevo che proprio il fatto di giocare con un insieme discreto potesse facilitare “i conti” e “chiarire meglio” (se non addirittura “suggerire”) la soluzione per il prblema “al continuo”…
    :o)

  4. Mau afferma:

    Sì, be’, in effetti è vero: ragionare sul discontinuo è più facile. Ciò che non mi era chiaro fino al tuo esempio è che il risultato dell’”enigma” è indipendente dalla proporzione delle “sostanze” scelta per il secondo trasferimento.
    Naturalmente si può obiettare che non esistono sostanze “continue”: per quanto riguarda l’acqua si potrebbe pensare alle molecole, ipotizzando un bel bicchiere di acqua distillata purissima, ma il vino? Da cosa è composto? Mi sa che qui si va sul difficile.

  5. Enzo afferma:

    Infatti io conoscevo l’indovinello del vino senza la specificazione “MISCHIO BEN BENE e poi…”

    Quanto al vino, volendolo guardare “atomisticamente”, ma poichè non esiste la “molecola di vino”, succede che nel prendere un “cucchiaino” di vino stai in realtà prendendo un composto che non è affatto detto abbia la STESSA IDENTICA proporzione fra i suoi costituenti (ti può essere capitata una molecola d’acqua in più e una d’alcool in meno, ma un frammento d’uva in più e uno zucchero in meno…) di quella del bicchiere!
    Quindi, sempre volendo vedere la cosa a livello “atomico”, non ha neanche molto senso la domanda “più vino nell’acqua o più acqua nel vino?”, visto che già il vino contiene acqua e che non si è specificata la composizione ESATTA di tutte le componenti del cosiddetto “vino”…

    Ma - vedete? - alla fine è sempre comunque più facile ragionare col discreto che col continuo. Anzi, permettetemi a questo proposito di citare il mitico Boltzmann (e poi la smetto!):

    «Ma non si pensi che con la parola continuo o scrivendo un’equazione differenziale ci si sia procurato anche un chiaro concetto del continuo! A un più attento esame l’equazione differenziale è solo l’espressione del fatto che per prima cosa si deve pensare a un numero finito; questa è la prima premessa; dopo, però, si deve considerare un numero sempre più grande, tale che, da un certo punto in poi, il suo ulteriore aumentare sia ininfluente. […] A cosa serve tacere ora l’esigenza di pensare a un grande numero di individui, se nella spiegazione dell’equazione differenziale si è definito il valore espresso dalla stessa attraverso quell’esigenza? Mi si perdoni l’espressione un po’ banale se dico che colui che crede di essersi sbarazzato dell’atomismo attraverso le equazioni differenziali non riesce a vedere il bosco a causa degli alberi.»

  6. Mau afferma:

    > Quanto al vino, volendolo guardare
    > “atomisticamente”, ma poichè non esiste la
    > “molecola di vino”, succede che nel prendere un
    > “cucchiaino” di vino stai in realtà prendendo
    > un composto che non è affatto detto abbia la
    > STESSA IDENTICA proporzione fra i suoi costituenti
    > (ti può essere capitata una molecola d’acqua in
    > più e una d’alcool in meno, ma un frammento d’uva
    > in più e uno zucchero in meno…) di quella del
    > bicchiere!

    Be’, sì, assolutamente, però davo per scontato che si potesse accettare l’approssimazione.

  7. Enzo afferma:

    > Be’, sì, assolutamente, però davo per scontato
    > che si potesse accettare l’approssimazione

    Sì, sì, infatti: io stavo solo dando verboso seguito al tuo “Mi sa che qui si va sul difficile”…
    ;-)

  8. Mau afferma:

    Eh eh! Ma alla fine ancora nessuno ha dato la soluzione. Ovviamente Enzo non può darla, visto che che la conosce già e ha proposto un bel suggerimento.

  9. Raffaella afferma:

    Ma Enzo devi sempre fare il saputello???;-)Ciao Mau!!!A me sembra che il vino contenga più acqua ma ovviamente ci sarà il trucco!Raffaella