Archivio di Agosto 2008

Olimpiadi di Pechino, limpide pochino.

@ Mercoledì 13 Agosto 2008 @ 22:32

OlympicsDa quelle di Seoul 1988, di cui mi saltano subito alla mente le imprese dei fratelli Abbagnale e di Gelindo Bordin, seguo con passione i giochi olimpici. Di tutto il resto degli eventi sportivi non mi interessa gran che, eccezion fatta forse per i mondiali di calcio. Ma, ogni quattro anni, eccoti le Olimpiadi. E le Olimpiadi sono le Olimpiadi, c’è poco da fare. Sì, ok, ci sono anche quelle invernali. Ma quelle estive sono un’altra cosa. In questi giorni ogni tanto mi alzo alle 4 per seguire le gare, e riesco a esaltarmi per le uniche cose di cui posso essere orgoglioso del mio paese. E non ce la faccio a boicottarle, anche se i cinesi, o meglio, il governo cinese, se lo meriterebbe… mi domando poi che senso avrebbe una protesta di questo genere. A tal proposito, segnalo un po’ di link che hanno suscitato il mio interesse:

  • Il sesto cerchio: il sito a cura di Federica Bianchi, inviata dell’Espresso, in cui si parla molto dell’altra faccia della medaglia di queste olimpiadi.
  • Il buio dietro le luci…: province cinesi al buio per illuminare il palcoscenico olimpico.
  • Olympic BSOD: la schermata blu di Windows ha fatto la sua apparizione durante la cerimonia di apertura.
  • Per tornare in tema prettamente sportivo, interessante la pagina del New York Times (in Flash) che dà una visione rapida e completa di tutte le medaglie vinte alle Olimpiadi dal 1896 a oggi (il medagliere attuale, Pechino 2008, non è aggiornato in tempo reale).

è l’ementare what’s on?

@ Venerdì 1 Agosto 2008 @ 20:40

Cena delle lementari Non è un mistero che abbia sempre avuto una vena malinconica & ironica e a tratti depressiva alla Marvin, l’androide depresso della guida galattica per l’autostoppista. I segni del tempo che passa mi graffiano sempre l’anima, e ultimamente anche di più. Nonostante tutto, ce l’ho fatta ad affrontare un incontro con i compagni delle scuole elementari senza troppi patemi. Nessuno ancora morto, nessuno in carcere, nessuno che si droga, nessuno in politica. Eravamo una bella classe dunque, non c’è che dire. Fortunata, se non altro. Se l’altra sera ho contribuito a stemperare con l’alcool la malinconia, la mattina dopo a vedere le foto mi è preso un po’ male. I miei compagni di allora, ancora ben conservati nell’essenza del loro spirito, invecchiano nelle membra, come tutti quanti, e sono lo specchio del mio stesso invecchiamento.

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