Aspettando l’erection day
Via Leonardo, vi segnalo che, conti alla mano fatti alla svelta, se tutti gli elettori votassero come hanno votato alle scorse politiche, Berlusconi non otterrebbe la maggioranza al Senato.
E comunque…
Chi ama l’amore chiama l’amore per nome: “amore”. Ma non basta. È necessario dare vita ad un grande movimento popolare che conferisca slancio e competitività al sentimento per eccellenza. Ecco allora che dalle ceneri della partitocrazia nasce la risposta italiana alla domanda: “Come si chiama questo partito?”: la Lega dell’Amore.
Cippa, quando scendi in Italia, dobbiamo cantarla insieme.
Martedì 26 Febbraio 2008 @ 19:12
Sì, però io preferivo: “Osteria numero 20: se la figa avesse i denti!”. Majala rido di già. Si canterà quella, via! Prepario gli a cordi. Di’ane! Col Bene che fa: paraponziponzipó!
Voilà: http://vids.myspace.com/index.cfm?fuseaction=vids.individual&VideoID=6879927
Martedì 26 Febbraio 2008 @ 20:05
Fantastico! Ma perché limitarsi all’osteria? Che comunque trovo adattissima da cantarsi in osteria. Secondo me si posson cantare entrambe.
Martedì 26 Febbraio 2008 @ 20:08
Anche secondo me. ‘Gna però che vu mi troviate una chitarra acoustìca, ché la mia ulla porto dicerto.
Martedì 26 Febbraio 2008 @ 23:53
Pelle chitarre c’è Nico. Nicoo!! Nicooooooooo!!!!!! Un sente, l’è sordo.