Al CES (Consumer Electronics Show) Bill Gates presenta il Windows Media Center. Durante le demo, però, accadono alcuni fatti poco lodevoli per il big di Redmond. Il filmato originale (177MB) non è più disponibile sul sito Microsoft, dove è stato sostituito da alcuni spezzoni epurati dalle gaffe. Il filmato comunque si trova in rete su alcuni siti e sui circuiti p2p. Per gli appassionati del settore il filmato integrale è divertente e interessante a prescindere dalle figuracce.
Non riuscendo ad aspettare ciò che Paolo Attivissimo sta già facendo, ho estratto i pezzi incriminati del filmato. Scusate la bassa qualità dei filmati, ma li ho dovuti ricodificare per gli utenti Windows. Ironia del software: tagliare con la copia brutale dei codec produce un filmato di qualità migliore che però sembra paradossalmente fruibile solo con mplayer sotto Linux (e pensare che si chiama Windows Media Video!) ma non sono (sicuro di essere) riuscito a farne una versione Windows compatibile!! Secondo me è il sistema operativo che si ribella a far vedere le figuracce del proprio creatore. In questo articolo di Paolo trovate anche la traduzione dall’inglese dei pezzi più significativi.
Durante il corso di un’intervista di oltre un’ora sono almeno tre gli episodi da segnalare (quattro gli spezzoni da vedere):
Il presentatore tv (Conan O’Brien) scatta delle foto a Bill Gates con l’intenzione di trasmetterle wireless al WMC. Bill, col suo telecomando unico (the single remote control), schiaccia il bottone ma non succede niente. Battute esilaranti di O’Brien.
One more try: Conan O’Brien invita Bill Gates a riprovare, ma anche questa volta non succede niente. Meravigliosa la scenetta del quasi seccato “Yep” di Bill Gates alla proposta di O’Brien di proseguire con l’intervista.
Il product manager Sean Alexander tenta di programmare il WMC da remoto tramite Internet Explorer dal Tablet PC, ma la connessione non sembra funzionare. Sean è abbastanza bravo da non farcene quasi accorgere.
Qui si raggiunge l’apice: BSOD della xbox dove si riescono a leggere le scritte “Assertion failed” e “Out of system memory“. Applausi.
Il dubbio che adesso mi viene è: ma non sarà tutta una mossa di marketing della Microsoft che così facendo ottiene ampia visibilità gratuita e su fonti di informazione tradizionalmente antagoniste?