Archivio della categoria 'OB » Politically scorrect'

Dileggiati dagli svedesi

@ Venerdì 18 Febbraio 2005 @ 09:23

Leggo da una news su MegaChip che la televisione di stato svedese ci piglia bellamente per le mele con uno spot in cui, per dare l’immagine di una televisione libera e indipendente, fa il confronto con la situazione dell’Italietta berlusconiana.Be’, che dire? Beati loro.
Lo spot (WMV 3,3 MB)

SVT »

Portate il treppiedi e picchiate con quello

@ Domenica 2 Gennaio 2005 @ 16:32

Il gesto è senz’altro sbagliato, da condannare. Gli atti violenti contro le persone sono sempre sbagliati.
Ma parliamoci chiaro: la cosa ci ha divertito. Eccome. Quanti di noi, almeno una volta nella vita, o almeno in questa legislatura, non hanno detto o pensato, “se lo trovo per strada gli tiro la prima cosa che mi capita“? Be’, quest’uomo ha avuto il coraggio, o meglio, la sconsideratezza, di passare dalle parole ai fatti…
Rimango convinto che Silvio e la sua banda sono assai più pericolosi di Roberto Del Bosco.Mi par d’uopo allora segnalarvi questo post (Chi di cavaliere ferisce di cavalletto perisce) di cui riporto un estratto di (quel comunista di) Vittorio Alfieri:

Tirannide indistintamente appellare si debbe ogni qualunque governo in cui
chi è preposto alla esecuzion delle leggi può farle, distruggerle,
infrangerle, interpretarle, impedirle, sospenderle, od anche soltanto
deluderle con sicurezza d’impunità.
[…]
Rabbrividisce nella sua reggia il tiranno (se l’assoluta autorità non l’ha
fatto stupido appieno) allorché si fa egli ad esaminare quale smisurato odio
il suo smisurato potere debba necessariamente destare nel cuore di tutti

Chi di cavaliere ferisce di cavalletto perisce »

Marry An American

@ Lunedì 8 Novembre 2004 @ 19:46

marry.png«Ora che George W.Bush ha vinto ufficialmente le elezioni, la già bistrattata specie dei single Americani liberal e sexy cercherà disperatemente il modo di fuggire.
Questi poveri, spaventati (ma vogliamo dire arrapantissimi?) progressisti avranno bisogno di un rifugio sicuro.
Potete aiutarli. Aprite il vostro cuore e la porta di casa. Sposatevi un Americano. Intere legioni di Canadesi hanno già promesso di sacrificare il loro status di single per salvare i loro vicini del sud da quattro ulteriori anni di conservatorismo cowboy.
»
Ma… aggiungo io… perché limitare l’iniziativa al solo Canadà (con vasche e pesciolini e tanti fiori di lillà)?

Marry An American »

Ma che belle le elezioni…

@ Mercoledì 20 Ottobre 2004 @ 17:10

elections.pngTra un po’ si vota nella mia zona e tra un po’ si vota anche negli States…
Il suffragio universale è una gran bella invenzione, peccato però che la sua applicazione sia una totale utopia.
Non so come vadano esattamente le cose negli Stati Uniti, ma, come si dice, tutto il mondo è paese.
Naturalmente questa è la mia personalissima opinione, ma quel po’ di esperienza che mi sono fatto in ambito elettorale, non solo come segretario di sezione, ma anche ascoltando i racconti kafkiani di qualcuno a me molto vicino che ha avuto a che fare con i meccanismi elettorali a livelli un po’ più alti, mi han convinto di varie cose.
Fra queste il fatto che quando il bacino dei votanti (o elettori, come preferite) supera le dimensioni di un piccolo comune, le elezioni diventano un rito, un fatto di costume. Non è più democrazia reale, anche se certamente ci si avvicina, ma è qualcos’altro, qualcosa che ha più a che fare con una grande caccia al tesoro che con un’operazione di votazione.
Alle scorse elezioni il nostro premier sparaballe ebbe a dire che i risultati erano falsati da un grande complotto dei perfidi comunisti. Tutti i presidenti di seggio, o gran parte di essi, sarebbero professionisti del broglio e dell’inganno, e la democrazia va a farsi friggere.
In realtà quello che avviene realmente è molto più complicato. Quando i pronostici sono sul filo del rasoio, il verdetto finale di un risultato elettorale è più frutto della cabala che delle cattive intenzioni.
Quello che succede in gran parte delle sezioni è, in maggioranza, confusione.
Il nostro antiquato sistema elettorale prevede una tale serie di garanzie democratiche che, alla fine, il piccolo meccanismo di una sezione elettorale rischia di collassare.
Un presidente di sezione alla prima esperienza si trova di fronte a una gran quantità di materiale, manifesti, verbali, schede, comunicazioni di vario tipo, disposizioni le più disparate, persone da gestire, logistiche da amministrare, procedure da seguire, etc.. A quel punto, discernere le cose importanti da quelle futili diventa impossibile.
Se le procedure di votazione e di scrutinio dovessero esser seguite alla lettera probabilmente poche sezioni riuscirebbero a far votare anche solo metà dei propri elettori e a concludere lo scrutinio prima dell’alba.
Le istruzioni per gli uffici elettorali di sezione (emanazione delle leggi elettorali) prevedono centinaia di particolari e procedure per gestire casi assurdi, come ad esempio il famoso “caso dell’elettore che non riconsegna la matita“. Ma non prevedono, ad esempio, che uno scrutatore possa dimenticare di riportare il numero di certificato elettorale nella lista (sostituzione del tagliando del buon vecchio certificato elettorale). In realtà, anche se questo dovesse succedere (e succede, eccome) non ha molta importanza, ma ci sono uffici di sezione che vanno nel caos per bischerate di questo tipo.
Queste cose avvengono perché, come spesso accade, chi scrive le leggi non ha la minima esperienza di ciò di cui sta legiferando.
Il risultato di questo perverso meccanismo è che molte, moltissime sezioni consegnano, agli uffici di ordine superiore, quelli che devono tirar le somme, verbali incompleti, errati. Ci sono casi in cui non li consegnano affatto.
Ora, il fatto che le cose siano effettuate in buona fede (si spera) garantisce che il risultato, anche quando contiene degli errori, alla fine non sia così differente da quello che sarebbe stato se il meccanismo fosse filato perfettamente liscio.
Però bisogna stare attenti. Chi garantisce quella buona fede? E la buona fede basta a sopperire ai pastrocchi elettorali?
Quando la burocrazia è troppa diventa una patologia. È uno strumento che nasce per garantire e amministrare la democrazia e finisce per minare la democrazia stessa. Qualcuno se ne può approfittare. E sicuramente lo ho già fatto.

Nelle operazioni di voto degli Stati Uniti d’America non so quanta burocrazia ci sia. Sicuramente il sistema non è antiquato come il nostro. Sicuramente è più snello, ci son meno buste, meno timbri, meno firme. Però entra in campo almeno un altro strumento potenzialmente pericoloso: la tecnologia. Il fatto che si possa votare tramite posta, e-mail, macchine elettroniche, magari anche con un mms :) etcetera, aumenta il grado di complessità delle operazioni di voto quel tanto che basta per stendere un velo opaco su quella trasparenza che il suffragio universale, per sua natura, esigerebbe.
Sappiamo bene, ahimé, come sono andate le cose 4 anni fa…

Basta con l’autoerotismo !!

@ Sabato 24 Luglio 2004 @ 12:15

purity.jpgFinalmente un gesto veramente saggio e degno di una moderna amministrazione di una grande potenza occidentale. È l’ora di finirla con la masturbazione, e il governo Bush ha finalmente deciso di intervenire con una giusta campagna a favore della purezza.

Non voglio poi dimenticare di segnalarvi come Onan sia stato per secoli ingiustamente tacciato di onanismo: era un prestigiosissimo coitus interruptus.


Operazione Infinita Purezza »

È una cosa indegna !!

@ Martedì 22 Giugno 2004 @ 15:00

broglio.jpgHa ragione il Cavaliere. Mi ha beccato. Sono anni che faccio il segretario di seggio, e la parola FINE sui verbali della mia sezione l’ho sempre avuta io. Ho sempre mentito, è chiaro. Solo un perfido bolscevico professionista della mia risma poteva architettare, d’accordo con i miei 65877 colleghi altrettanto bolscevichi (e perfidi professionisti) un piano così diabolico (sono 65878 le sezioni in Italia). Per un pugno di voti, mi è sempre parso logico rischiare la galera.

Da tempo mi ero accorto che i rappresentanti di lista di Forza Italia erano fondamentalmente dei babbioni (d’altronde come si spiegherebbe altrimenti la loro fede politica? Ops, mi sa che ho fatto una gaffe di scorrettezza politica) e allora abbiamo pensato bene di fare un bel broglino, semplicemente scrivendo i risultati degli scrutini in complemento a 2. Solo così si spiegano i risultati davvero bulgari delle elezioni di Fiesole.

Nella foto vediamo ritratto il segretario della sezione numero 13 o 14 di Fiesole (fa lo stesso, la confusione fa parte dell’inganno) mentre calcola i risultati fasulli dello scrutinio (si noti che i rappresentanti di lista si sono già dileguati nel momento più importante, ovvero quello della stesura dei risultati sul verbale: che dilettanti della democrazia!!).

Robe dell’altro mondo »

La tessera elettorale è una cagata pazzesca

@ Mercoledì 16 Giugno 2004 @ 21:30

tesseraelettorale.jpgSiccome ci ho il blog, voglio dire la mia su un argomento che, ad ogni tornata elettorale, mi si ripresenta fastidioso come un prurito.
Come testimonia anche il nuovo link che ho piazzato nella barra di sinistra, sono ormai diversi anni che faccio il segretario del seggio elettorale alle elezioni. È dalle Amministrative del 1995, per la precisione, e non ne ho mancata una. Ormai ho acquisito una certa esperienza in materia di operazioni del seggio elettorale, e ne ho viste parecchie, ma sono convinto che è nulla, rispetto a quello che si sente in giro.
Fra le tante, fare il segretario del seggio significa anche avere a che fare con (quasi) tutta la burocratia delle elezioni. Che gioia riempire i verbali, cosa che spesso non è affatto una passeggiata, anche perché i verbali sono fatti in maniera tale da impedirti di capire quali sono le parti da riempire correttamente veramente importanti (i risultati dello scrutinio) e quelle quasi totalmente inutili (gli orari di apertura e chiusura delle operazioni, la partecipazione, ripetuta all’inizio di ciascuna parte del verbale, dei rappresentanti di lista).

Ad ogni modo, una delle cose che da tempo mi ha infastidito, e ogni anno che passa è peggio, è stata l’introduzione della tessera elettorale.

La tessera elettorale è stata introdotta per la prima volta alle Politiche del 2001. Prima c’era il certificato elettorale, che ti arrivava a casa un po’ di tempo prima delle elezioni, e che ti ricordava che si andava a votare. Il certificato elettorale aveva il vantaggio, per scrutatori & company, che si staccava il tagliandino, come un biglietto del cinema, e il tagliandino rimaneva al seggio, per poter contare i votanti.

Da quando esiste la tessera elettorale, ho riscontrato una bella serie di problemi:

  • Costringe il personale del seggio a un lavoro in più (dobbiamo annotare il numero della tessera su un registro a parte) rallentando le operazioni
  • Rende più probabili gli errori (è più facile sbagliare a riportare una serie di numeri su un registro che strappare un tagliandino)
  • La gente lo perde (non è un documento che usi così spesso da poterti ricordare sempre dove lo hai messo)
  • I cambi di residenza non vengono registrati così rapidamente come dovrebbero (abbiamo avuto almeno tre elettori che sulla tessera elettorale avevano il numero della nostra sezione ma dovevano votare in un’altra)
  • È più facile in teoria votare due volte, infatti certi elettori possono votare in una sezione diversa da quella di appartenenza (per esempio il personale del seggio). Dato che la tessera elettorale è il documento che accerta il diritto al voto, era più facile prima controllare se uno aveva il tagliando strappato dal certificato, piuttosto che controllare, ora, se ha il timbro con la data delle elezioni sulla tessera. Per non parlare di chi perde il diritto di voto temporaneamente. Sulla tessera non ci sarà mai scritto.

Riguardo al fatto della gente che perde la tessera, be’, ho visto almeno un 30% di tessere duplicate.
Uno è arrivato con il certificato elettorale dei referendum del 2000!! Ma poi va considerato il fatto che l’Italia è un paese di vecchi. Almeno due elettori del mio seggio, non avendo la tessera, hanno rinunciato al diritto di voto, per le difficoltà che comportava per loro andare in Comune a ritirare il duplicato della tessera. Insomma, un macello.

E tutto questo a che scopo? Per risparmiare due lire che davi alla gente che andava a portare i certificati. Be’, sempre meglio dare i soldi ai ragazzi che portavano i certificati che dare 6 milioni di euro alle compagnie di telefonia mobile per spedire i messaggini della Presidenza del Consiglio.

Nous sommes désolés

@ Lunedì 26 Aprile 2004 @ 10:00

etichetta.jpgSegnalato da Enzino, indagato da Mau:
Sembra che qualcuno si diverta proprio alle spalle del povero Bush. Ma siamo sicuri che sia Bush?
Nel blog Skeptomai, cbrown segnala di aver comprato una borsa per il proprio laptop e di essersi quasi casualmente accorto che l’etichetta con le istruzioni per il lavaggio della borsa aveva una certa particolarità.
Infatti la parte finale della traduzione in francese dell’etichetta è un po’ troppo libera e riporta più o meno il seguente testo:

Siamo spiacenti che il nostro presidente sia un idiota.
Noi non abbiamo votato per lui.

Non si tratta di un fake: la ditta che produce le borse, la Tom Bihn, pubblica una pagina in cui spiega tutta la storia.
Vogliamo etichette così anche in Italia!!

Leggi la storia dell’etichetta e dove trovarla »

Ancora tarocchi

@ Lunedì 19 Aprile 2004 @ 08:00

tarocchi.jpgLimitarsi a fare manifesti tarocchi del Berluska è cosa facile e scontata, e alla fine non fa che accrescere la popolarità di Silvio.
Ecco dal sito Repubblica qualche altra preziosa rivisitazione dei manifesti elettorali.

Oltre la casa delle libertà »

Silvio taroccato

@ Venerdì 16 Aprile 2004 @ 17:00

berluscatarocco.pngSegnalato da Silvina:
Il povero premier alle prese con la nuova campagna elettorale.
Ancora una volta manifesti che tappezzano le nostre città
Ancora una volta manifesti taroccati.
Certo ! Perché ve lo ricordate il sito di Mark Bernardini, che raccoglieva le immagini dei manifesti taroccati durante la campagna elettorale del 2001?
Purtroppo quel sito non esiste più, ma su Internet non si cancella mai niente, finché ci sono Petabyte di spazio a disposizione: con la WaybackMachine, qualcosina si riesce a recuperare (però è molto lento).

I nuovi Manifesti delle Europee 2004 »