Pat pat, Silvio
Martedì 6 Aprile 2004 @ 14:45 Segnalato da Daniele e Chiara: leggi l’articolo su Repubblica »
Segnalato da Daniele e Chiara: leggi l’articolo su Repubblica »
Forse è un po’ vecchio.
Nel senso che questo sito che vi segnalo esiste da parecchio tempo e magari molti dei miei visitatori abituali lo conoscono già.
Comunque vale la pena di dargli un’occhiata, è proprio un bel sitino satirico in cui finalmente si scopre, tra le altre cose, la verità su chi ha davvero incastrato Roger Rabbit: ma sono i giudici comunisti!!
Ovvio, no?
Naturalmente un invito anche a visitare il sito (questo ahimé serio) del
Silvio Berlusconi Fans Club ».
Segnalato da Mapi:
Segnalato da Enzino.
Il volantino ironico anti-immigrazione della sega Nord è di un umorismo surreale.
Considerando infatti il fatto che in Italia siamo al 2,4% di immigrazione (contro il 5,1% della media europea, e senza contare che in Germania sono all’8,9%) ‘un s’ha nemmen’un omino nero. Neanche la Germania arriva ad avere un omino nero completo. Da considerare poi che in queste percentuali c’è da metterci tutto, anche gli americani e gli svizzeri (eh eh, ma sono pochi, è vero, e poi ci sono miliardi di clandestini che non figurano nelle statistiche ufficiali).
In realtà occorrono molti più immigrati, altrimenti, davvero, a me chi me la paga la pensione? Ammesso che ci arrivi.
Quel simpatico figuro del nostro premier, Silvio Berlusconi, non ci sta.
Il Google Bombing colpisca pure il suo grande amicone George Bush, ma lui, poverino, no. La sua vanità non ha retto (intestino?).
Fino a qualche giorno fa, infatti, cercando su Google la combinazione di parole “miserabile fallimento” o “basso di statura” il primo risultato che il motorone di ricerca sparava fuori era la pagina ufficiale della biografia del Presidente del Consiglio sul sito www.governo.it. Qualcuno però, «chiunque, dal Premier in gi? fino all’ultimo sistemista di governo.it», ha deciso che non stava bene essere così esposti al pubblico ludibrio. Così il webmaster ha inserito nella pagina il codice che istruisce lo spider di Google a non indicizzare la pagina, a rimuoverla dal database. Siamo permalosetti, eh?
Anche Giorgio Armani è recente vittima di un bel Google Bombing, a causa della vicenda che lo ha visto coinvolto nella diatriba giudiziaria per il possesso del dominio armani.it.
«L’indispensabile strumento per il politico dell’era della niu economi dedicato a chi vuole personalizzare il proprio rapporto con l’elettorato senza perdere del tempo prezioso: tempo che dovrebbe essere invece dedicato alla cura dei propri procedimenti penali in corso.
È sufficiente infatti definire un minimo di condizioni legate all’attualità contingente per redarre il più adeguato “contratto” o programma di governo con relativa lettera di presentazione da inviare comodamente nelle case degli italiani (meglio se accompagnato da qualche croccantino e da qualche altro utilissimo gadget).»
È di ieri la notizia che il sito della Casa Bianca
impedirebbe, tramite l’uso del file robots.txt, l’indicizzazione sui motori di ricerca di molti contenuti riguardanti l’Iraq.
Andando a sbirciare un po’ nel file incriminato e verificando le URL escluse dall’indicizzazione, mi sono accorto che questi contenuti
sul sito della Casa Bianca non ci sono più. Sono tutti Error 404, File Not found. Non capisco, il webmaster vuole impedire l’indicizzazione dei contenuti perchè si tratta di materiale obsoleto rimosso dal sito? Perchè questo materiale sarebbe obsoleto? Mah? Mi pare strano che si tratti di un atto di censura, sarebbe davvero ridicolo, eppure…
Se questi signori credono che basti rimuovere i contenuti dal sito e un file robots.txt a impedire agli utenti di Internet di rendersi conto delle cazzate che hanno fatto e che continuano a fare, sono ben degni compagni di merende dei nostri governanti.
Spero solo che… ma cosa vuoi sperare?
Alla fine è venuta anche a me
Credevo fosse solo un lazzo, un frizzo o un vezzo e invece è proprio una bella malattia incurabile.
D’altra parte come si fa, in questo paese, a non contrarla?
Vi metto a disposizione i link che mi segnala la Mapi
· Il testo dell’intervista dello Spectator a Berlusconi
· Storie di ordinaria follia
Ma vi invito anche a scaricare il brano di Benigni…
Edo mi segnala questa fantastica perla che non posso fare a meno di pubblicare:
È stato così fino all’appena concluso semestre greco : vedi
www.eu2003.gr.
Roma ha invece tergiversato, dimenticando di registrare
il dominio che è così finito nelle mani di uno studente belga di 23
anni, Wouter Coppens (UN MITO!!!).
Se ora visitate il sito www.eu2003.it che doveva servire a
presentare le iniziative del semestre italiano, troverete uno spazio
sostanzialmente completo - storia, vicende giudiziarie, conflitti di interesse,
rapporto internazionali sul caso Italia, rassegna stampa, sondaggi, frasi
celebri… - per informare l’Europa sul pericolo Cavaliere.
Buon divertimento!
Ah… il governo italiano ha ripiegato sull’indirizzo:
www.ueitalia2003.it