Google is a big brother?

Torno or ora dallo Stensen dove oggi si è parlato, fra le altre cose, dell’autorevolezza di Google.
Dopo la conferenza è emerso un piccolo dibattito che, IMHO, ha preso una piega un po’ oziosa, dato che si è parlato di tesi di laurea copiate da contenuti di ricerche su Google, ma non si è posto in evidenza un problema secondo me assai più grave e complesso.
Google, in pochi anni, si è affermato come un’autorità epistemica indiscussa, grazie soprattutto alla tecnologia innovativa del PageRank. Tutti (chi naviga su Internet) lo usiamo, ne realizziamo la potenzialità, ne siamo spesso entusiasti. Siamo portati a fidarci ciecamente del motorone, e i suoi servizi aggiuntivi sono altrettanto allettanti della ricerca classica (parlo della ricerca sui gruppi di discussione o della ricerca di immagini, ad esempio).
La cosa un po’ preoccupante, secondo me, è il numero di informazioni che Google accumula sui suoi utenti e che siamo portati a pensare non vengano utilizzate per nessun fine malevolo.
Be’, vediamo se dopo questo post il mio PageRank si abbassa…

Nel link che segnalo vengono messi in evidenza alcuni dei meccanismi che Google utilizza: il cookie di Google, Gmail, Blogger.com, la Google toolbar, Google Desktop Search, Hello.com…

How far do you trust Google?

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