Nostalgie destrorse?
Non lo sa nemmeno Pera… (un po’ di par condicio su questo blog, e che diamine!)
“Vedo nella cultura della destra italiana e anche del centro, un senso quasi di nostalgia, di ritorno a vecchie formule e contenuti”, ha detto la seconda carica dello Stato, prendendosela in particolare con quanti si definiscono moderati. “L’unica spiegazione del termine moderato potrebbe essere di colui che fa promesse e poi le mantiene moderatamente, parcamente, parzialmente, quasi mai per intero, quasi mai in tempo”. Di più: i partiti cattolici
della Cdl sono un “residuo inerziale della storia”, un anacronismo nell’Europa “post muro”.
Mi piace in particolare questa ridefinizione del termine moderato: quindi Silvio sarebbe un moderato perfetto.
Lunedì 22 Novembre 2004 @ 11:24
Riguardo al termine moderato.
Il Garzanti ci dice che
—
Moderato
[…]
3. che è su posizioni politiche conservatrici o prudentemente riformistiche, aliene da ogni radicalismo:
un partito moderato; gli elettori moderati.
che riflette o è conseguenza di moderatismo:
opinioni moderate; politica moderata.
—
L’Oxford d’altra parte
—
Moderate
[…]
3. A person who holds moderate opinions in politics, religion, or any subject of controversy. Hence (now usu. in form Moderate): a member of any of various parties and factions officially or in general known as ‘Moderate’.
[…] the earliest uses in English refer to the French Revolution, the word being first applied to the Girondists, later to the Dantonists and others. In British municipal politics of the late 19th cent. the term was used to designate those opposed to undertakings involving large expenditure of public money, as distinguished from the Progressives.
—
Da cui si evince come “moderato” possa essere sinonimo di “conservatore”.
Passando invece all’ambito religioso, sempre l’Oxford ci dice
—
2. spec. In the Church of Scotland during the greater part of the 18th cent. and the first half of the 19th cent.: a member of that party which (in opposition to the ‘Evangelical’ party) held liberal views on doctrine and discipline, and opposed the abolition of lay patronage.
[…]1854 H. MILLER Schools & Schoolmasters (1860) xxii. 239 The younger men were staunch Liberals, but great Moderates, the elder, sound Evangelicals, but decidedly Conservative in their leanings. […]
—
In cui si intravede come il termine “moderato” usato per i liberali, sia in realtà più legato ad uno schema comportamentale che ideologico.
Per dire, in fin dei conti si può essere moderati conservatori e moderati progressisti.
La stessa critica di Pera mette in luce secondo me un imperfetto uso del termine moderato da parte della destra. Che si vuole porre in contrapposizione alla sinistra “non moderata” (rivoluzionaria?). Quando invece nella stessa destra c’è un movimento come la Lega che sicuramente non è nata come “moderata”.
Lunedì 22 Novembre 2004 @ 13:54
Comunque tutta questa esegesi puo’ allargare solo i nostri orizzonti culturali, mentre i governanti ci allargano qualcos’altro.
Mi sto sempre piu’ rendendo conto che non sono importanti le parole o le affermazioni, bensi’ la capacita’ di martellamento. Le affermazioni sono sempre male interpretate… la verita’ assoluta ci viene fornita. Non c’e’ niente da capire
Lunedì 22 Novembre 2004 @ 18:26
O di chi tu li vorresti allargare? Gli orizzonti di chi ‘un ci legge?
(giue m’è uscita in toscano)
Lunedì 22 Novembre 2004 @ 18:30
Edo sottintende (credo) la disperazione del nostro tentativo di ragionare a fronte di una diffusa incapacità generale di trarre alcun insegnamento dagli avvenimenti.
Tarapia tapioca, insomma, con scappellamento…
Lunedì 22 Novembre 2004 @ 19:12
T’ha ragione. La mia battuta era fortemente ironica. Ma non sarcastica.
Ciò che intendo è che il nostro tentativo di ragionare a fronte di una diffusa incapacità generale di trarre alcun insegnamento dagli avvenimenti mi par significhi “noi si riflette su determinate cose nella vana speranza che le altre persone capiscano”. Che forse non è neanche una visione pessimista. È una resa.
Ma cosa vuoi che gliene freghi di quello che si discute a quello con gli occhiali da sole d’inverno che parcheggia in seconda fila?
O al vicino alcolizzato quando cerco di spiegarli che l’alcolismo è un problema suo fintantoché non viene a rompere le palle a me?
Ma ma questo non mi esime da dare dell’imbecille a tutti e due.
Vano anche questo? Chissà. Il mio vicino non ha smesso di bere, però almeno a forza di dargli dell’imbecille ha smesso di fa’ casino la notte.
Lunedì 22 Novembre 2004 @ 19:22
Sì, infatti. Sono d’accordo. Continuiamo appunto a ragionare finché ci va e finché si puote. Se non altro fa bene a noi.
Lunedì 22 Novembre 2004 @ 22:00
Ragazzi io tra i segaioli mentali sono il primo! E’ un bene che tra noi facciamo di queste esegesi… e quante ce ne facciamo!
e quanto mi piace…
Pero’ a livello politico qualcuno che concretizzi ci servirebbe. e che non sia Berlusconi
Lunedì 22 Novembre 2004 @ 22:02
Certe volte il mio feeling e’ esattamente la resa.
Lunedì 22 Novembre 2004 @ 22:23
Non vi pare di essere un po’ troppo snob? Paternalistici? Gli altri non capiscono, o capiranno, o sennò pace.
Penso si possa varare una nuova categoria il P.I.P.A. “progressista incompreso pensante autoreferenziale “.
Ma via!!!
Lunedì 22 Novembre 2004 @ 22:49
Allora, dal Garzanti:
—–
paternalismo
Atteggiamento politico di sovrani assoluti che concedevano leggi o provvedimenti favorevoli al popolo, ma considerandoli come atti di benevolenza personale, non come riconoscimento di diritti
—–
snob
Chi ostenta raffinatezza, cercando di assumere atteggiamenti attribuiti a classi sociali più elevate o seguendo mode nuove ed eccentriche, con l’intenzione di distinguersi dai più
Etimologia: Voce ingl. d’origine scandinava, propr. ‘calzolaio, persona volgare’; dapprima usata nel gergo studentesco per indicare ‘persona estranea all’università’, poi diffusa in Europa, col significato di ‘persona estranea all’alta società ma che as[… e poi è troncata]
—–
Che fosse di origine scandinava non lo sapevo (in svedese è snobb), anche l’Oxford riporta effettivamente anche la definizione di “calzolaio”.
Riporto queste definizioni giusto per quelli che non capiscono - come me, che pensavo che paternalista significasse “atteggiarsi a babbo” - che spero capiranno.
Sennò pace.
Martedì 23 Novembre 2004 @ 09:45
Giue!
Mumble, mumble, ho come la vaga impressione che in quella definizione della categoria P.I.P.A. ci fosse una certa allusione al sottoscritto? Ma come? Eppure pensavo di essere solo un prestigioso segajolo! Eh, eh, hai ragione, Neri, ci vorrebbe un po’ più di umilté, ma ‘un te la prendere. L’autocelebrazione del Mau è uno di quei nobilissimi intenti di questo sito, come peraltro specificato nel disclaimer. Non prendere i discorsi che si fanno qui troppo sul serio: è inevitabile che in un blog frequentato dai soliti 3 o 4 assidui lettori si finisca per piangersi un po’ addosso e diventare paternalisti. Tutte le comunità ristrette tendono a diventare un po’ snob. Ultimamente poi ci sono andato giù peso con i post politici. Peso nel senso che n’ho scritti troppi.
Quando Edo si fa pessimista secondo me è legittimato in questo da un generale disinteresse per argomenti che ci stanno a cuore, che poi non sono solo le seghe mentali di filosofia politica o i ragionamenti sull’attualità. Spesso sono anche le normali regole del vivere civile ad essere messe in secondo piano rispetto all’interesse personale. Non che l’interesse personale non ci debba essere, è che magari c’è troppo poco rispetto per gli altri. Almeno credo sia questo il pensiero di Edo, che comunque condivido. Certo poi, parliamoci chiaro, chi di noi ha l’autorevolezza per parlare di tali argomenti con ampia cognizione di causa? Nessuno.
Pertanto, chi vuole abbracciare il Vero Verbo della Sapienza lo faccia ora leggendo i sacri Post della triade Mau-Edo-Cippa o precipiti eternamente nell’oblio della propria abissale ignoranza e meschinità. Salvatevi, o anime prave. No, dai, ero serio. Save your ass!
Spazio ai contributi e fiorisca una sana polemica (o masturbatio mentis).
Sennò pace.
Martedì 23 Novembre 2004 @ 09:54
O anche pece
Martedì 23 Novembre 2004 @ 12:22
La cosa marravigliosa di frequentare certi circoli snob autoreferenziali e’ che qualcuno riesce a farmi comprendere il mio stesso pensiero!
Allargandomi a nerbate l’orizzonte cul-turale.
Martedì 23 Novembre 2004 @ 12:40
UNITEVI! Grazie a Neri abbiamo capito che non siamo ne’ di destra ne’ di sinistra ma PIPAioli: progressisti incompresi pensanti autoreferenziali. Comunque questo non c’entra una mazza col post che volevo fare… era solo…
Venerdì 10 Dicembre 2004 @ 21:15
Sono alcolista!!!!!
Vedo macchine che ridono!!!!! Scaffali che scodinzolano!!!