Portate il treppiedi e picchiate con quello

Il gesto è senz’altro sbagliato, da condannare. Gli atti violenti contro le persone sono sempre sbagliati.
Ma parliamoci chiaro: la cosa ci ha divertito. Eccome. Quanti di noi, almeno una volta nella vita, o almeno in questa legislatura, non hanno detto o pensato, “se lo trovo per strada gli tiro la prima cosa che mi capita“? Be’, quest’uomo ha avuto il coraggio, o meglio, la sconsideratezza, di passare dalle parole ai fatti…
Rimango convinto che Silvio e la sua banda sono assai più pericolosi di Roberto Del Bosco.Mi par d’uopo allora segnalarvi questo post (Chi di cavaliere ferisce di cavalletto perisce) di cui riporto un estratto di (quel comunista di) Vittorio Alfieri:

Tirannide indistintamente appellare si debbe ogni qualunque governo in cui
chi è preposto alla esecuzion delle leggi può farle, distruggerle,
infrangerle, interpretarle, impedirle, sospenderle, od anche soltanto
deluderle con sicurezza d’impunità.
[…]
Rabbrividisce nella sua reggia il tiranno (se l’assoluta autorità non l’ha
fatto stupido appieno) allorché si fa egli ad esaminare quale smisurato odio
il suo smisurato potere debba necessariamente destare nel cuore di tutti

Chi di cavaliere ferisce di cavalletto perisce »

Un Commento a “Portate il treppiedi e picchiate con quello”

  1. Edo afferma:

    Dopo tutti questi giorni in cui sentivo condanne al gesto di qua, distinguo di la’, invettive sopra e sotto, mi ero fatto l’idea che questo Del Bosco avesso usato un treppiede da cannocchiale, e l’avesse lanciato come fanno nel lancio del martello.

    Poi ho sentito l’intervista al Del Bosco (credo sul messaggero) che afferma (ovviamente sara’ di parte…) di non aver lanciato il cavalletto, ma di averlo usato come prolunga della mano per fare IL bel gesto.
    Ora, il Del Bosco mi/ci elucida anche sul fatto che il cavalletto sia di alluminio e plastica e non superi i 400 g e che non l’ha tirato.

    Insomma al solito si esagera.

    Altro bel commento (sempre sul messaggero mi pare) quello del neo senatore a vita Marione Luzi.