Google, che fare?

Ieri si è concluso il Novembre Stenseniano con una bellissima conferenza su Politica e Informatica che ha visto anche l’intervento straordinario di Beppe Grillo.
Il professor Gori ha fatto un intervento abbastanza allarmistico e preoccupante su Google. Tutti i dubbi che esprimevo l’altro giorno sono, a suo dire, pagliuzze. Non vediamo la trave. Oggi ci sono sostanzialmente due soli grandi motori di ricerca, a custodire le immense risorse che il web mette a disposizione: Google e Yahoo. Fino a qualche anno fa la situazione era molto più variegata. Adesso ci sono pochi draghi a custodire il tesoro. La naturale fiducia che tutti (molti?) riponiamo in Google e l’abitudine che abbiamo ad usarlo con efficacia lo rendono simpatico, affidabile, addirittura indispensabile. Google è un’autorità epistemica fondamentale. Tutto questo non sarebbe un problema di per se, se non fosse che tutto il patrimonio informativo che Google fornisce è gestito privatamante solo da Google, in una “grande vasca” in cui viene raccolto tutto ciò che il Googlebot riesce a pescare dalla rete e ai cui contenuti vengono poi applicati gli algoritmi necessari a stabilire il PageRank delle pagine web. Le nuove generazioni si stanno formando sulla rete. Google fa cultura. Già oggi per molti giovani studenti americani ciò che non è su Google non esiste. Il fatto che tutta questa informazione a cui si ha accesso sia gestita privatamente e sia potenzialmente manipolabile è la trave, il dato allarmante. Come ha fatto poi notare Beppe Grillo, la censura è già realtà (la Cina è un bell’esempio). Quando i diretti interessati vengono interpellati sull’argomento (e non si parla di Brin e Page, ma anche dei dipendenti di Google) spesso viene fatto notare il fatto che i servizi che Google offre sono gratuiti, a disposizione di tutti, trasparenti, e ormai indispensabili, e allora, che volete?
L’inseguimento da parte di Microsoft, anche se potesse essere efficace, non sarebbe che l’ingresso di un altro drago.
Mah? A parlar così di Google, mi si abbasserà il PageRank?
Peccato che poi non mi sia venuto in mente di registrare l’intervento di Beppe Grillo.

27 Commenti a “Google, che fare?”

  1. Cippa afferma:

    Già oggi per molti giovani studenti americani ciò che non è su Google non esiste

    Giue. Reference?

  2. Mau afferma:

    Non ne ho, anche se le ho cercate. A esser sincero, non so se esistano davvero sondaggi in merito, ma è probabile di sì. Effettivamente sarebbe interessante, ma ho solo riportato le parole del Gori estrapolate dal contesto.

  3. edo afferma:

    e pertanto male interpretate. da noi.

  4. Cippa afferma:

    Invece qui mi pare il contesto sia chiaro. O per lo meno il significato, che tu stesso parafrasi:

    Già oggi per molti giovani studenti americani ciò che non è su Google non esiste

    =

    Google è un’autorità epistemica fondamentale

    Io non condivido. L’esempio della Cina è, per l’appunto, un buon esempio. Nella risposta di Google al China affaire, cito:

    Caldwell said that because Google caches or reproduces Web pages on its own, it represents a way for Chinese users to gain access to the estimated 500,000 Web sites that are blocked by the Chinese government.

    Insomma, Google secondo me non è un’autorità epistemica fondamentale, è un’autorità epistemica bella di nulla.

    small type: epistemica? o’l che vor di’? dal garzanti: “deriv. del gr. epistémì ‘conoscenza scientifica’”. Anche ’sta parola m’era sfuggita

  5. Daniele afferma:

    Il problema credo stia nel fatto che, se per qualche motivo, il googlebot non è ‘ottimo’ le ricerche su google non rispecchiano ciò che realmente è pubblicato sul web, portando quindi a credere che ciò che non è trovabile tramite google non esiste.

  6. edo afferma:

    in realta’ non mi ero mai posto il problema.
    ma e’ poi cosi’ grave? il web dipende ancora dalla nostra azione! non e’ come la tv.

    Google non impone, ma propone.

    noi siamo poi liberi di scegliere le sue proposte o cercare in qualche altro modo.

    Voglio dire, se cercate rinnovo patente in google, nella prima pagina trovate un link ad estarnazioni. Ora siamo liberi di clickare su estarnazioni e trovare le informazioni sul rinnovo patente, oppure clickare su un altro link, oppure non clickare affatto perche’ i risultati non ci soddisfano.

    D’ora in poi provero’ ad utilizzare piu’ motori di ricerca…

    … certo che google e’ bello …

  7. Daniele afferma:

    E se poi non ci vanno bene le proposte di google web c’è sempre google-news. Casomai il rpoblema è che non esistono efficaci alternative a google, se non per argomenti di nicchia.

    Vi segnalo questo link http://www.complessita.it/tcpa/ non proprio off-topic sull’argomento sicurezza su internet

  8. Enzo afferma:

    Mi trovo abbastanza d’accordo con Edo.
    In fondo, se i meccanismi di page-rank sono oggettivi, google non fa altro che riorganizzare (nel senso della visibilità) i contenuti che già ci sono sul web… (a differenza di quanto avviene, per esempio, in Cina…)
    Anch’io, comunque, dopo questi dibattiti, mi sento spinto ad usare anche altri motori di ricerca.
    Ho fatto una prova, ed effettivamente con Yahoo ho trovato il grosso dei risultati uguale a quello di Google, ma con non troppo sottili e invece significative differenze (non relegate ai risultati più in basso nell’ordine di visualizzazione, ma proprio nei primi!)!
    Insomma, non mi sento di essere davvero diffidente verso Google, ma, ecco, un po’ più critico, questo sì…
    Ma bisogna esserlo sempre, critici, no?

  9. Mau afferma:

    Allora, faccio una dovuta premessa:

    • Google è bello bello, io sono un entusiasta utente del motore e dei suoi servizi e mi ci pago anche una pizza col Google AdSense. Google è ciò che mi consente di avere oltre 500 visite al giorno sul sito. Cippa mi ha fatto dono di un account GMail e ciò mi fa contento. Google Scholar è bellerrimo, lo avete provato?
    • Queste preoccupazioni non sono idee mie, ho cercato di riportare nel post ciò che ho capito e/o mi ha più colpito della conferenza.
    • Non ho capito bene invece il (primo) commento di Daniele.
    • Per quanto riguarda l’epistemico voglio intendere con questo aggettivo il riferirsi alla conoscenza oggettiva in generale, scientifica in quanto oggettiva, non al significato filosofico, cioè quello riferito alle teorie della conoscenza. In sostanza volevo dire che Google è un’ottima e autorevole fonte di conoscenza su quasi tutto, grazie al fatto che riesce a indicare le buone risorse della conoscenza disponibili sul web. Google è un esperto affidabile, e perciò autorevole. Il suo meccanismo di autorevolezza è basato principalmente sulla combinazione della ricerca delle parole chiave nel testo (vecchio stile del motore di ricerca) e l’attività umana di recensione (Yahoo old style) esplicata dagli autori delle pagine web tramite i link. In sostanza il famoso PageRank.

    Detto questo, non è che ce l’ho con Google o voglio criticarlo perché mi dà i risultati sbagliati, o invade la mia privacy, oppure Oddio Google è il solo e unico motore e adesso il mondo è un posto peggiore!!.
    No, niente di tutto questo. La cosa di cui secondo me possiamo (dobbiamo?) lecitamente preoccuparci a lungo termine è la situazione di quasi monopolio che Google è riuscito a conquistare in pochi anni. Insomma, è un po’ il normale diffidare di chi ti dà cose buone e gratis. Timeo Danaos et dona ferentes. Ora, Google non fa parte dei Dani, ma se un domani dovesse picchiarcelo sodo nel baugigi, potrebbe essere un problema perfino accorgersene.
    La critica di Gori è una riflessione (magari un po’ troppo allarmata da parte sua) sul fatto che abituandosi a fidarci di Google, soprattutto le nuove generazioni, potre(bber|mm)o incorrere nell’errore di continuare a difenderlo anche contro l’evidenza, anche quando la sua attuale apparente democraticità dovesse venir meno. Non dobbiamo appunto perdere il nostro senso critico. Sarebbe buona norma trovare soluzioni tecnologiche che permettessero una distribuzione non centralizzata degli indici di Google, per esempio (Gori dixit). Insomma, detiene tutto un’azienda privata, siamo sicuri che sia bene? I risultati del motore sono manipolabili, il meccanismo può essere aggirato. Le decisioni su chi sono i 10 primi risultati spettano in definitiva a un solo. Be’, mi toccherà fare un’intervista a mio fratello per vedere cosa ne pensa lui che è giovane…

  10. Enzo afferma:

    Ehi!
    Ho dato un’occhiata (una riga sì e 20 no…) al link che ha suggerito Edo e… ma è agghiacciante! Sembra che stia descrivendo una situazione da 1984…!!!!
    Ma è davvero tutto vero?
    Sarà davvero così fra pochi anni?!?!?!?

  11. Mau afferma:

    Stai parlando del link segnalato da Daniele vero? O del rinnovo patente?

  12. Daniele afferma:

    Intendevo solo riassumere quallo che avevo capito essere il pensiero del buon Gori. Ovvero che da un certo punto di vista, come dice Mau, le proccupazioni del Gori possono essere condivise, ma quanto ci ha reso più semplice la vita di internauti Google da qualche anno a questa parte è indubbio. D’altronde Google è un prodotto della Bay area, che è forse la zona più tecnologicamente avanzata e più politically correct del mondo. O mi sbaglio?

  13. Enzo afferma:

    Sì, scusate, intendevo dire il link suggerito da Daniele
    Tanto per cambiare (ma non tanto!): dici che hai ancora AdSense di Google, ma io vedo da un po’ i vecchi e gloriosi banner… dov’è la pubblicità?

  14. Cippa afferma:

    Giùe… nell’84 il mi’ babbo mi comprò il Commodore 64 praticamente segnando a fuoco il mio futuro… che sia il mi’ babbo il grande fratello?
    Urca st’off-topic m’è uscito incestuoso

  15. Mau afferma:

    Tanto per cambiare (ma non tanto!): dici che hai ancora AdSense di Google, ma io vedo da un po’ i vecchi e gloriosi banner… dov’è la pubblicità?

    Sta sotto, tra l’archivio e le galleries…

    Per Cippa, grazie a Macintosh, 1984 non sarà 1984, secondo il verbo di Steve Jobs

  16. edo afferma:

    Comunque Google rules: avete visto la prima pagina di Yahoo search?

    E’ uguale a quella di Google.

  17. edo afferma:

    Mau, bisogna fare un software per fare la stessa ricerca su googel e yahoo (per es) e generare una pagina con tutti i risultati…

    ovviamente esistera’

  18. Mau afferma:

    Sarebbe inutile perché ti appoggeresti a due draghi

  19. Enzo afferma:

    www.allsearchengines.com

    PS
    By the way, il banner che mi è comparso questa volta riguarda proprio le questioni del link di Daniele…

  20. Daniele afferma:

    Una volta esisteva il mitco webbot che cercava su tutti i motori di ricerca più famosi. Anzi, ora che mi ricordo bene, ai tempi del primo abbonamento internet nel 1997 su tin.it veniva fornito il servizio sonar.tin.it che crcava su tutti i motori di ricerca facendo un check incrociato per aumentare l’attendibilità.

  21. Enzo afferma:

    4 draghi!

  22. Cippa afferma:

    Allura, l’altra cosa che mi è venuta in mente di fare è guardare le statistiche dei crawlers sul mio sito. Da cui (peccato ‘un si possan fa’ le tabelle sul sitello del Maurello) il mese di Novembre mi dà ai top 7 motori i seguenti (spiders significa unidentified spiders):

    Robots      Hits    Bandwidth   Last visit
    Googlebot   3353     21.11 MB    30 Nov
    Jeeves	     829      5.41 MB	 21 Nov
    MSNBot	     761     12.81 MB	 30 Nov
    Inktomi      749      5.06 MB	 30 Nov
    spiders       32      1.34 MB	 24 Nov
    GigaBot       29    438.71 KB	 21 Nov
    Alexa         17    244.31 KB	 25 Nov
    
  23. Mau afferma:

    Questa pare sia la situazione a maggio 2004

    1. Google 56.4%
    2. Yahoo 21.1
    3. MSN Search 9.2%
    4. AOL Search 3.8%
    5. Terra Lycos 2.0
    6. Altavista 1.7%
    7. Askjeeves 1.7%

    Fonte: OneStat

  24. Cippa afferma:

    Stavolta ci siamo sfiorati per un menuto…

  25. Enzo afferma:

    Ma la graduatoria postata dal Mau si riferisce all’efficienza e alla frequenza dei robot, o all’uso che di quei motori di ricerca fa l’utente del web?

    Ultimamente io invece sto notando che sul mio sito i robot di Inktomi-Yahoo! stanno spazzando in maniera forsennata, molto più di Google. Al punto che se Google passa sul mio sito qualche volta al giorno, Inktomi scarica una qualche mia pagina ogni pochi minuti!!!!!
    Non so quali siano i (se ci siano dei) criteri che i motori di ricerca usano per decidere quanto spesso controllare certe pagine (tipo controllare molto frequentemente blog aggiornati ogni spessissimo e passare più raramente su siti con più inerzia… certo è che il mio appartiene senza dubbio a quest’ultima categoria, quindi non capisco tutto questo darsi da fare di Yahoo!!!!!!)

  26. Mau afferma:

    Ma la graduatoria postata dal Mau si riferisce all’efficienza e alla frequenza dei robot, o all’uso che di quei motori di ricerca fa l’utente del web?

    La seconda che hai detto.

  27. Mau afferma:

    Google, Cina e censura