Certo ne hai di tempo da perdere
La frequenza con la quale sento questa frase, non necessariamente rivolta nei miei confronti, se un tempo poteva suscitare in me qualche malcelato senso di colpa (per via di tutto il tempo che sono andato perdendo, in passato) adesso suscita in me solo irritazione. Anzi, la ritengo addirittura intollerabile.
Che cosa vuol dire? A chiunque sia rivolta, per qualsivoglia motivo, il suo senso è solo quello di esprimere disaccordo nei confronti dell’attività scelta dal proprio interlocutore, il quale, a meno che non stia morendo di fame o stia effettivamente lasciando morire qualcuno a causa del tempo sprecato ha tutto il diritto di farne quel che vuole, del proprio tempo.
Il tempo sprecato è un’impressione del tutto personale, un tempo fatto di rimpianti… e quello è un tempo futuro, un tempo per il quale c’è ancora tempo nel momento in cui si perde tempo. Soltanto quando è passato del tempo, si può pensare che il tempo di un tempo sia stato sprecato.
Qualcuno potrebbe per esempio accusarmi di sprecare del tempo con questo blog (e in particolar modo scrivendo questo mio post) ma allora sta perdendo il suo leggendomi…
Chiunque, a meno che non svolga una professione in cui è impegnato unicamente a salvare vite umane o in ogni caso a dedicarsi a tempo pieno agli altri e non si conceda mai un momento di pausa se non per riposarsi fisicamente, prima o poi riserva parte del suo tempo a fare qualcosa che agli occhi di altri può essere totalmente inutile. E allora non può concedersi il lusso di mettersi in cattedra e giudicare le attività altrui come sprechi di tempo.
Come si mìsura l’utilità del tempo? Come ci si può arrogare il diritto di valutare l’utilità del tempo impiegato dai nostri simili?
Non date tempo al tempo. Chi lo ha non lo aspetti. Se avete perso del tempo a leggere e/o commentare questo post vuol dire che avevate proprio tempo da perdere… tutto tempo sprecato.
Sabato 24 Novembre 2007 @ 22:03
non comprendo bene il nesso fra
l’immagine illustrativa del post
e il contenuto del medesimo
distinti saluti
Domenica 25 Novembre 2007 @ 21:35
Non volevo perdere tempo a cercare altre foto che ritraessero orologi.
Lunedì 26 Novembre 2007 @ 13:52
non volevi nemmeno perdere tempo dilungadoti in inutili risposte
Lunedì 26 Novembre 2007 @ 14:52
ci terrei a far notare che i commenti a me imputati non sono frutto del mio sacco.
Lunedì 26 Novembre 2007 @ 15:08
Infatti secondo me sono della Silvia, lo si capisce perfettamente dagli a capi posti accaso nel primo commento.
Lunedì 26 Novembre 2007 @ 15:58
acuto osservatore
Lunedì 26 Novembre 2007 @ 17:35
Comunque per tornare a proposito: Io considero sprecato il tempo passato nel traffico in macchina (in bicicletta ancora ancora gli spostamenti hanno un effetto fitness), e anche il tempo pasasto davanti alla TV.
Sebbene alcuni programmi televisivi possano essere di livello, quel che succede a me in genere e’ che, una volta finito il programma che mi interessa in generale rimango attaccato allo schermo.
Ritengo che il tempo, da altri visto come sprecato, sia da non ritenersi tale quando si e’ ottenuto qualcosa dall’averlo investito; qualcosa di tangibile come di intangibile.
Lunedì 26 Novembre 2007 @ 18:31
secondo me la silvia non va mica a capo a caso
Lunedì 26 Novembre 2007 @ 20:48
Certo che la silvia ha proprio tempo da perdere…!
Lunedì 26 Novembre 2007 @ 22:01
Non si capisce se la Silvia cerchi di scrivere in endecasillabi sciolti o che altro. Forse che di sciolto ha qualcos’altro? Non perderò un attimo di più del mio tempo a cercare di comprenderlo.
Quello che volevo dire con questo post è che in generale non mi piace il fatto che alcune persone si sentano autorizzate a giudicare anche i semplici passatempi e/o passioni degli altri come perdite di tempo senza nemmeno provare a inquadrare le cose da un’altra prospettiva per rendersi conto che con la stessa disinvoltura le loro stesse attività possono essere considerate perdite di tempo. Non mi piace sentire, rivolta a me o a chiunque altro si stia divertendo, la frase che dà il titolo al post, perché, come diceva il protagonista di Radiofreccia, “credo che non è giusto giudicare la vita degli altri, perché comunque non puoi sapere proprio un cazzo della vita degli altri???.
Poi, quando si tratta di cose essenziali, è un po’ come se non ci fosse libera scelta, e allora le cose stanno in altri termini, ma la sostanza ve la stiocco a spregio con le parole del Cristo, dal Vangelo secondo Luca (6:37): “Non giudicate e non sarete giudicati;??? (dal celebre Discorso della montagna™ che, come tutti sanno, avvenne in un luogo pianeggiante.
Qui le cose si fanno molto più serie che le semplici perdite di tempo, ma la sostanza l’è quella.
Minchia ma come mi vengono questi illuminanti confronti Ligabue/Gesù?
Lunedì 26 Novembre 2007 @ 22:50
C’e’ da dire che la Silvia sta leggendo il Decamerone adesso, quindi il suo eloquio puo’ rassomigliare all’endecasillabo.