La verità…
su come sono andate le cose nella liberazione di Giuliana Sgrena, probabilmente non la sapremo mai.
A tal proposito…
Etched into the wall of the original building’s main lobby is a biblical verse which also characterizes the intelligence mission in a free society. It reads:
“And ye shall know the truth and the truth shall make you free.”
John VIII-XXXII
Pare che l’original building sia quello della sede centrale della CIA a Langley, Virginia.
Alcune risorse:
La mia verità di Giuliana Sgrena
La liberazione di Giuliana Sgrena - La morte di Nicola Calipari a cura della redazione di MegaChip
Io rimango fortemente perplesso di BrodoPrimordiale
Calipari, e se era lui il vero obiettivo? di Salamandra
Lunedì 7 Marzo 2005 @ 21:41
E se avesse ragione Vittorio? E se fosse stata una bella cazzata di qualche coglione di marine diciottenne? Non sarebbe la prima volta (cfr. altri coglioni che tranciarono il cavo di una cabinovia).
Martedì 8 Marzo 2005 @ 21:29
Risulterà probabilmente la versione ufficiale.
Se comunque fosse, vedremo se i responsabili saranno puniti come nel caso del Cermis.
Comunque Vittorio a me fa un po’ ónco. Proprio a leggerlo.
Martedì 8 Marzo 2005 @ 23:57
Specialmente e’ l’atteggiamento (molto comune qua in italia, comunque) di quello che la sa piu’ lunga e trincia giudizi su chiunque che e’ molto fastidioso (per usare un eufemismo).
Sono daccordo col Mau: Feltri e’ realmente insopportabile
Mercoledì 9 Marzo 2005 @ 11:45
Orsù, giovani, non è che il Vittorio è semplicemente un giornalista di posizione politica (e dal colore della pelle, cit.) diverso dal vostro?
Devo però notare con dispiacere lo scadere della discussione in una baruffa politica - come al solito del resto, c’è da stupirsi?. Ricordo che il Feltri de il Giornale post-montanelliano aveva toni ben più pacati.
Comunque la definizione di “sinistra pacifondaia” m’è piaciuta. Sarò forse un po’ troppo eretico? Oddio, sto perdendo l’equilibrio. Mi fermo.
Mercoledì 9 Marzo 2005 @ 14:39
è vero, verissimo.
Ho assolutamente dei grossi pregiudizi nei confronti di chi ha il colore della pelle politica diverso dal mio. Più che passa il tempo, e peggio divento. A volte piango (per via di chi ci governa), a volte la prendo a ridere.
Le definizione di sinistra pacifondaia non mi piace. Non sopporto l’attuale atteggiamento della destra (allora esiste la distinzione?) nei confronti del pacifismo. Ma se gli piace così tanto la guerra perché non vanno a combatterla? (bella mossa retorica, questa, da parte mia, non trovi?)
Il Feltri di oggi mi pare particolarmante disonesto, quando parla delle “10, 100, 1000 Nassiriya”. Poi viene a parlare di sciacalaggio.
Basta, mi sto alterando. Ora mi incazzo. Eh no, devo stare calmo.
Mercoledì 9 Marzo 2005 @ 17:36
Sinceramente: Non conoscevo Feltri, ed ho imparato a conoscerlo sentendo cio’ che scrive (alla rassegna stampa).
Non mi piace cio’ che scrive/pensa (ma lo pensa?); sara’ poi un caso che abbiamo idee divergenti?
Che vuol dire “pacifondaia”? Vuol dire mettere alla stessa stregua chi “lotta” per la pace, con chi invece si frega della guerra (in iraq) o addirittura gli e’ favorevole?
Quali sono le armi del pacifondaio?
Mercoledì 9 Marzo 2005 @ 20:24
Giùe, qui si va fòri tema. Cerco di rientrare in carreggiata con il commento di un altro giornalista (anche lui contrario al complotto) che spero darà meno adito ad alterazioni.
P.S.: (via, non riesco ad esimermi dalla baruffa) Ricordo comunque con (dis)piacere che al tempo del liceo (fine Prima Repubblica) la gente si alterava a codesto modo perché compravo Il Giornale. Quello di Montanelli. Beh, altri tempi. O forse eravamo solo più giovani.
Giovedì 10 Marzo 2005 @ 10:55
Complotto o non complotto, il nostro governo farà chiarezza con sicura fermezza (la domanda è: in quale sede?)
Giovedì 10 Marzo 2005 @ 13:07
La faccenda è che in queste faccende la verità non si sa, non la sa nessuno. E se è vero che, come recita la frase iscritta sull’original building’s main lobby della CIA (…la verità vi renderà liberi) siamo un po’ prigionieri, su queste questioni.
Viva la libertà di parola. Ma se non sai di cosa stai parlando, che parli a fare? Appunto.
Quindi? Che parlo a fare? Non credo nemmeno io nei complotti, e non so in cosa credere. Le soluzioni semplicistiche però non mi piacciono neanche quelle. Tante volte mi sembran delle offese all’intelligenza della gente. Sì, sì, è il solito cialtrone che spara a caso. Mah? Sarà. Mi viene quantomeno da dubitare fortemente.
P.S.:
Tutt’e due le cose. Ai tempi del liceo (almeno fino alla seconda) ero piuttosto anticomunista. Si ricorderà Daniele dell’articolo dai toni Feltrini che scrissi sul primo numero del Fire & Sword, il giornalino di classe. Però avevo anche 15 anni. Poi ho fatto cose, ho visto ggente… insomma, ho cambiato idee. Adesso le ho molto più confuse.
Giovedì 10 Marzo 2005 @ 13:52
Credo che Fini stesse pensando proprio la stessa cosa, a Porta-a-Porta… (o forse anche in Parlamento…)