L’origine dello Spam
Il testo che segue non è mio, ma è molto interessante e volentieri lo pubblico.
L’ho copiato pari pari da www.intrage.it
Qui trovate qualcosa di più:http://www.collinelli.net/antispam/as0010.htm »
Per difendersi dallo SPAM: SpamAssassin (lo usiamo a casa e in ufficio, ma attenzione: non è un software per il client di posta elettronica, ma per il server).
La prima e-mail spammatoria risale al 3 maggio 1978, quando Gary Thuerk, venditore della DEC (calibro dell’informatica di allora, oggi assorbito da HP) inviò a tutti gli utenti di Arpanet, la rete da cui è nata Internet, un invito a partecipare alla presentazione del nuovo computer della sua azienda scatenando le proteste degli utenti. Il termine “spam” fu coniato solo il 31 marzo 1993, quando il moderatore di un newsgroup, Richard Depew, pubblicò duecento messaggi di fila per un difetto del software che stava sperimentando. Perché “spam”?
Spam è un noto marchio registrato negli Usa dalla Hormel Foods Corporation. È una carne in scatola simile alla nostra Simmenthal o Montana. Ma cosa c’entra la carne in scatola con le mail?
La spiegazione viene da una scenetta della esilarante serie televisiva inglese “Monty Python” del 1972, dove un uomo e sua moglie vanno a pranzo in un bar dove c’è ad un tavolo un gruppo di vichinghi con tanto di elmo. Non appena la cameriera arriva a prendere le ordinazioni, i vichinghi iniziano a cantare: “Spam spam spam…” in modo così ossessivo e chiassoso che i due non riescono neanche a capire quali pietanze siano in menù, poiché alla voce della cameriera si sovrappone la parola spam. La cliente tenta più volte e invano di chiedere qualcosa che non contenga spam, perché a ciò che chiede si frappone la voce dei vichinghi che canta spam.
È evidente che il concetto di spam, legato alla rete, evoca una comunicazione disturbata, un chiacchiericcio confuso che impedisce di parlare veramente.
Il fenomeno ha assunto proporzioni preoccupanti e profonde implicazioni. Uno studio condotto da Mark Levitt e Robert Mahowald per conto di IDC, (divisione della International Data Group Inc) ha rivelato che nei prossimi 4 anni l’uso della posta elettronica raddoppierà da 30 a 60 miliardi di e-mail spedite al giorno, e che un terzo di questa quota, 20 miliardi al giorno, saranno messaggi non richiesti.
Martedì 21 Ottobre 2003 @ 18:57
la scenetta in inglese con i sottititoli in giapponese mi ha chiarito molto l’olrigine della parola spam: grazie Mau