Nel segno dell’eleganza
Ok, torno a scrivere…
è stato uno splendido concerto, all’insegna dell’eleganza.
Per rispondere a Edo… e per fare una recensione degna di questo nome
Non mi sembra un Elio dimagrito quello che si è presentato sul palco del Saschall ieri sera, ma di sicuro è un Elio molto elegante e vitale, come egli stesso ha voluto ribadire più volte, esortando il pubblico a non applaudire troppo (come insegna il maestro dell’eleganza Amedeo Minghi) e rifiutandosi persino di esternare il “canonico” rutto in “Tapparella”.
Il concerto è inserito all’interno di un tour che è principalmente una presentazione dei brani del nuovo album Studentessi. Si parte con “Plafone”, si prosegue con “Ignudi fra i nudisti” e così via (”Heavy Samba”, “Parco Sempione”, “Gargaroz”, “Suicidio a sorpresa”, “Il congresso delle parti molli”, non necessariamente in quest’ordine, anche se l’ultima è stata veramente il pezzo di chiusura del concerto). Per quanto riguarda il passato, va segnalato un fantastico medley discomusic fra “Pippero”, “La Chanson”, “Discomusic” e “Born to be Abramo” che abbiamo già avuto modo di sperimentare in altri concerti. La già citata “Tapparella” è stata finalmente spostata dalla scaletta, e, per chi ama la musica latina, da non trascurare una splendida “El pube”. Che dire poi della rediviva “T.V.U.M.D.B.” in cui Mangoni compare sul palco immobile per 5 minuti vestito come un enorme peperone, grida “PAM!” nel momento fatidico e poi se ne va. Un Mangoni veramente in gran forma, soprattutto in veste “Supergiovane” (e “Zumma Zumma baccalà”). Ma che dietro alle sembianze del super eroe si nasconda proprio Mangoni sono voci messe in giro da un altro gruppo cui Elio ha fatto riferimento più volte durante il concerto, parlando di un’aspra polemica in atto, ma non ho ben afferrato di chi si tratti.
Poi ci son state anche “Fossi Figo” e “Gimmi I.”. “Largo al factotum” come pezzo di conclusione della prima parte.
Nel bis, apertura con il pezzo della Tatangelo e finale con “Il congresso delle parti molli”.
Ad accompagnare gli Elii la corista Paola Folli (ha collaborato nell’album in “Suicidio a sorpresa”). Veramente brava e assolutamente indispensabile viste le numerose apparizioni femminili nei brani di Studentessi.
Sezione fiati: Daniele Comoglio al sax e Davide Ghidoni alla tromba. Indispensabili anche loro per arricchire magistralmente alcuni brani (”T.V.U.M.D.B.” tra tutti).
Da segnalare infine che gli introiti degli “Elio e le Storie Tese” per la conduzione del Dopofestival di San Remo sono stati destinati all’acquisto di nuovi abiti di scena per Mangoni. Un investimento che non mancherà di fare rumore.
Mercoledì 23 Aprile 2008 @ 11:54
“scrivere” e’ una parola grossa…
Mercoledì 23 Aprile 2008 @ 12:34
Meglio adesso? ora è grossa
Mercoledì 23 Aprile 2008 @ 12:37
Fantastico! Elio e’ dimagrito?
e chi e’ quella signora?
La prestazione di SG e’ magistrale.
Il che hanno suonato?
Mercoledì 23 Aprile 2008 @ 12:59
E l’è ganza! Di nulla! Di’ane!
Mercoledì 23 Aprile 2008 @ 13:29
C’eri anco te?
Mercoledì 23 Aprile 2008 @ 13:32
No, io ero a Kuopio
Mercoledì 23 Aprile 2008 @ 14:03
Ok, ho aggiornato…
Mercoledì 23 Aprile 2008 @ 14:10
“Meglio adesso? ora è grossa”
Meglio, sì, ma no, ora non e’ piu’ grossa, la parola “scrivere”, e ben si adatta a descrivere il tuo ritorno sul blog!
:)