Collegare cavi EIDE al contrario non è una buona idea

Ho recentemente acquistato un nuovo computer grazie ad una vantaggiosa offerta dei negozi Expert. Si tratta dell’HP Pavilion a6126.it fornito in bundle con un monitor LCD 19″ (marcato anch’esso HP) e una multifunzione HP (che non essendomi di alcuna utilità, in quanto già in possesso di un’ottima multifunzione Canon, ho già rivenduto su eBay).
Grazie all’acquisto del nuovo computer ho potuto fornire Nico di un PC “nuovo fiammante“, unendo pezzi funzionanti del suo vecchio computer guasto ai pezzi della mia vecchia macchina che non mi interessavano, tra cui case, alimentatore, scheda madre e RAM.
Tra quelli che invece volevo riutilizzare nel nuovo acquisto c’erano la vecchia gloriosa Matrox G400 AGP, un hard disk IDE da 200 GB e un masterizzatore DVD IDE. Non ho potuto recuperare la scheda video a causa della mancanza di un controller AGP sulla nuova motherboard, anche se inizialmente ero convinto fosse presente, ma si trattava di una porta PCI Express. Riguardo ai dischi, inizialmente ho avuto qualche perplessità, visto che i computer più recenti montano tutti hard disk e controller SATA. Fortunatamente la scheda madre del Pavillon è fornita di un controller PATA (=IDE). Mancando però materialmente lo spazio per il cavo IDE a 80 fili (che ho scoperto non poter essere più lungo di 46 centimetri a causa di specifiche limitazioni tecniche, pena una riduzione della velocità di trasferimento dei dati) ho immaginato, nella mia ingenuità, di poter tranquillamente scambiare i connettori del cavo a mio piacimento, sì da poter connettere il masterizzatore al connettore “colorato” e scendere giù a cascata verso il disco rigido e la scheda madre.
L’idea si è rivelata pessima, ovviamente, ma l’iniziale funzionamento del sistema in queste condizioni non mi faceva sospettare che questa configurazione fosse tanto sconsigliabile.
Il nuovo computer è fornito di Windows Vista Home Basic, il quale probabilmente rimarrà presto solo un ricordo, ma di cui d’altronde ho pagato la licenza. Avviando il sistema operativo di Microsoft, nella configurazione hardware appena descritta, al semplice inserimento di un DVD vedevo comparire una bella schermata blu e il computer si riavviava. Nessun problema invece coi normali CD. Ovviamente ho subito accusato Windows di essere responsabile di tale instabilità.

Quando finalmente ho installato Linux mi sono reso conto che c’era qualcosa che non andava. Finalmente ho cominciato a vedere dei chiari segni di intolleranza del sistema operativo nei confronti di tale disposizione del cavo: dopo una serie di tentativi non andati a buon fine che ritardavano di gran lunga l’avvio del sistema (addirittura in fase di accensione del PC, prima del caricamento del MBR), Linux decideva di usare i dischi PATA (o IDE) alla velocità più bassa possibile.
Nella mia profonda ignoranza ho capito che la disposizione dei connettori del cavo EIDE non era così arbitraria solo grazie ai messaggi di log di Linux.
Ho dovuto fare i salti mortali (e impiegare un’intera serata) per smontare praticamente ogni pezzo del PC, alimentatore compreso, in modo tale da trovare una sistemazione dell’hardware che permettesse il passaggio dei cavi in maniera adeguata.
Una pagina web su Hardware Upgrade mi ha dato lume completo sulla faccenda: in particolar modo le voci “Come si collega il cavo alla scheda madre?” e “Cosa succede se collego il cavo a rovescio?“. Credo che tutto si possa riassumere nel suggerimento finale “Al di là dei colori o delle etichette, la regola generale è questa: il connettore più distante da quello intermedio deve essere collegato alla scheda madre, gli altri due alle periferiche

2 Commenti a “Collegare cavi EIDE al contrario non è una buona idea”

  1. Edo afferma:

    Tu mi vuoi dire che, completamente accaso, in tutti questi anni ho collegati i cavi eide sempre bene?

    Qui ci sta proprio bene un
    Siee Giuee Accaso

  2. Mau afferma:

    Probabilmente il problema non si presenta con i cavi EIDE a 40 fili. E magari veniva naturale collegare i cavi in quel modo. Infatti nel caso specifico ho invertito i connettori solo perché non avevo spazio, altrimenti avrei fatto come sempre. Comunque adesso funziona egregiamente… a parte Windows, che continua a piantarsi e a dare schermate blu. Non sto scherzando… evidentemente il nuovo sistema operativo è ancora tutto da testare e appena tenti di mettere dell’hardware che non è completamente conforme va in palla. Linux sta funzionando, anche se ancora devo configurare propriamente il sistema, specie per il funzionamento con la scheda video dual head e xinerama. Il computer del mi’ babbo, che è identico, a parte i rimaneggiamenti hardware cui ho dato seguito sul mio, va in BSOD quando tenta di sfogliare le “Risorse di rete” di cicciobaiano in samba (vecchio Linux 2.4.29 con samba 2.2.3a).